FABIANA IACOZZILLI | CrAnPi

LA CLASSE. UN DOCUPUPPETS PER MARIONETTE E UOMINI

  • collaborazione alla drammaturgia Marta Meneghetti, Giada Parlanti, Emanuele Silvestri
  • collaborazione artistica Lorenzo Letizia, Tiziana Tomasulo, Lafabbrica
  • performer Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’amore, Francesco Meloni, Marta Meneghetti
  • scene e marionette Fiammetta Mandich
  • PREMIO UBU 2019: VINCITORE MIGLIOR PROGETTO SONORO E NOMINATION COME MIGLIOR SPETTACOLO DI TEATRO, MIGLIORE REGIA, MIGLIOR SCENOGRAFIA
  • VINCITORE PREMIO DELLA CRITICA ANCT 2019
  • VINCITORE IN BOX 2019
  • SELEZIONE L’ITALIA DEI VISIONARI – KILOWATT FESTIVAL 2019
  • VINCITORE BANDO CURA 2018 RESIDENZE INTERREGIONALI
  • FINALISTA PREMIO ARTI SCENICHE DANTE CAPPELLETTI 2018
  • FINALISTA TEATRI DEL SACRO 2017

LA CLASSE è un docupuppets con pupazzi e uomini. È un rito collettivo, in bilico tra La Classe morta di Tadeusz Kantor e I cannibali di George Tabori, in cui gli adulti, interpretati da pupazzi, rileggono i ricordi di un’infanzia vissuta nella paura di buscarle. Una storia che Fabiana Iacozzilli fa nascere dai ricordi delle scuole elementari all’istituto “Suore di carità” e in particolare da quelli legati alla sua maestra, Suor Lidia. Questi ricordi/pezzi di legno si muovono senza pathos su tavolacci che rimandano a banchi di scuola, ma anche a tavoli da macello o a tavoli operatori di qualche esperimento che fu. Tutto intorno, silenzio. Solo rumori di matite che scrivono e compagni che respirano. I genitori sono solamente disegnati su un cadavere di lavagna, ma poi ben presto cancellati. Nel silenzio dei loro passi, questi corpicini di legno si muovono nel mondo terrorizzante di Suor Lidia, unica presenza in carne ed ossa che sfugge alla vista di pupazzi e spettatori. In questa ricerca di pezzi di memorie andate emerge il ricordo in cui Suor Lidia affida a Fabiana la regia di una piccola scena per una recita scolastica decidendo, forse, insieme a lei, la vocazione della sua alunna.